Dicono di noi

1784
L'antica Chiesa
L’antica Chiesa, risalente all’anno 1784 costruita per comodità degli agricoltori, molto numerosi in quella zona assai fertile, si trova sulla via che collega Roma a Monte Sant’Angelo, lungo un antico cammino che segue le tracce dell’Arcangelo Michele. Il progetto vuole essere, perciò, la naturale prosecuzione di una storia di successo e mantenere alto il nome dei vini prodotti e premiati ai tempi di Vincenzo Capasso.

1888
Scorciarini Coppola
È fortissimo, poi, il legame di Tenuta Donna Paola con il culto micaelico. Parte della Tenuta, infatti, sorge su un lembo di terreno appartenuto alla famiglia Scorciarini Coppola grazie alla quale nel 1888 nacque la Reale scuola pratica di agricoltura, una delle prime in Italia. La famiglia Scorciarini Coppola donò una parte del terreno che oggi è della Tenuta ai fedeli per edificare la chiesa di San Michele Arcangelo, da cui prende il nome la frazione.

1921
Vincenzo Capasso
Vincenzo Capasso compare già come produttore in diversi numeri dell’Annuario Vinicolo d’Italia dell’enologo Arturo Marescalchi, redattore di una guida ai vini ante-litteram, attraverso la quale appare già molto chiara la particolare vocazione vitivinicola dell’Italia. Di “Medaglia d’argento dorato” per i vini di Colle Capasso parla, inoltre, “L’illustrazione Coloniale”, rivista mensile sotto gli auspici dell’Istituto coloniale italiano del 1921.
Oggi
Tenuta Donna Paola
Oggi Tenuta Donna Paola è un gran fermento, un brulicare di attività, collaterali al vino e all’olio, che richiedono tempo, passione e impegno costante. Passione e impegno che non mancano, infatti, di pari passo alla cura che si sta dando agli ulivi presenti da decenni e al primo vigneto nato nel 2021, si sta procedendo con nuovi impianti, collaterali anche alla bonifica della cava di dolomia sui cui terrazzamenti si continuerà con viti e ulivi ma anche con piante officinali tipiche del luogo e a tutela della biodiversità. Avrà ampio spazio anche l’apicoltura, proprio perché i meravigliosi insetti sociali, quali sono le api, di fatto costituiscono il primo bioindicatore, costituiscono un eccellente indicatore della "salute ambientale" che garantisce prodotti eccellenti e aria salubre.
"Focus Oggi: Riqualificazione Campania e i Vini di Tenuta Donna Paola"
Con “Kaya” alla scoperta dell’ambizioso progetto di “Tenuta Donna Paola”: realizzare una realtà nel piccolo comune di Alife, su circa 16 ettari di terreno collinare impiantato a vigneti e uliveti dai quali ricavare vini e oli dalle caratteristiche uniche.

l'antica Chiesa
L’antica Chiesa, risalente all’anno 1784 costruita per comodità degli agricoltori, molto numerosi in quella zona assai fertile, si trova sulla via che collega Roma a Monte Sant’Angelo, lungo un antico cammino che segue le tracce dell’Arcangelo Michele. Il progetto vuole essere, perciò, la naturale prosecuzione di una storia di successo e mantenere alto il nome dei vini prodotti e premiati ai tempi di Vincenzo Capasso.

Scorciarini Coppola
È fortissimo, poi, il legame di Tenuta Donna Paola con il culto micaelico. Parte della Tenuta, infatti, sorge su un lembo di terreno appartenuto alla famiglia Scorciarini Coppola grazie alla quale nel 1888 nacque la Reale scuola pratica di agricoltura, una delle prime in Italia. La famiglia Scorciarini Coppola donò una parte del terreno che oggi è della Tenuta ai fedeli per edificare la chiesa di San Michele Arcangelo, da cui prende il nome la frazione.

Vincenzo Capasso
Vincenzo Capasso compare già come produttore in diversi numeri dell’Annuario Vinicolo d’Italia dell’enologo Arturo Marescalchi, redattore di una guida ai vini ante-litteram, attraverso la quale appare già molto chiara la particolare vocazione vitivinicola dell’Italia. Di “Medaglia d’argento dorato” per i vini di Colle Capasso parla, inoltre, “L’illustrazione Coloniale”, rivista mensile sotto gli auspici dell’Istituto coloniale italiano del 1921.

tenuta donna paola
Oggi Tenuta Donna Paola è un gran fermento, un brulicare di attività, collaterali al vino e all’olio, che richiedono tempo, passione e impegno costante. Passione e impegno che non mancano, infatti, di pari passo alla cura che si sta dando agli ulivi presenti da decenni e al primo vigneto nato nel 2021, si sta procedendo con nuovi impianti, collaterali anche alla bonifica della cava di dolomia sui cui terrazzamenti si continuerà con viti e ulivi ma anche con piante officinali tipiche del luogo e a tutela della biodiversità. Avrà ampio spazio anche l’apicoltura, proprio perché i meravigliosi insetti sociali, quali sono le api, di fatto costituiscono il primo bioindicatore, costituiscono un eccellente indicatore della "salute ambientale" che garantisce prodotti eccellenti e aria salubre.