COLLE CAPASSO 350 m s.l.m. collina san michele Alife (Ce) cava di dolomia San Michele a

UNA STORIA CENTENARIA RACCHIUSA IN UNA BOTTIGLIA

Occupati della radice; le foglie e i rami si prenderanno cura da sé” Confucio

Non comincia adesso la storia di Tenuta Donna Paola, riprende semplicemente il filo di una eccellente storia di vini a Colle Capasso.
Il fiore all’occhiello della Tenuta è, giustappunto, questo piccolo poggio, a ridosso della cava di dolomia, che prende il nome dalla storica famiglia che già negli anni ’20 del 1900 produceva e commercializzava vini a marchio “Matese Spumante”.
La storia di Colle Capasso, terra di vini eccellenti, nasce con Vincenzo Capasso, un “industriante”, intraprendente imprenditore e produttore dell’epoca. Nato a Piedimonte D’Alife l’8 aprile 1880 da Raffaele Capasso e Luigia Di Muccio, Vincenzo sposò, nel 1906, Emilia Consales, un anno più piccola di lui.
Grazie al ritrovamento di un’antica etichetta dell’epoca, infatti, si è potuta ricostruire la storia dei “Premiati Vini Spumanti” che V. Capasso produceva e commercializzava sia a Piedimonte D’Alife, allora provincia di Benevento, che all’estero. Sul retro della cartolina, che riporta la bellissima etichetta dalla tipica grafica anni ’20, si legge il listino prezzi dei “Gran Spumanti”:
Gran Spumante Matese: lire 120
Gran Spumante Pallagrello: lire 96
Perché pregiati?
Vincenzo Capasso già compare come produttore in più numeri dell’Annuario Vinicolo d’Italia dell’enologo Arturo Marescalchi, redattore di una guida ai vini ante-litteram, attraverso la quale appare già molto chiara la particolare vocazione vitivinicola dell’Italia.
Di “Medaglia d’argento dorato”, per i vini di Colle Capasso, parla L’illustrazione Coloniale, rivista mensile del 1921.
La medaglia era il primo premio e veniva assegnata a chi introduceva e coltivava più viti adatte al territorio e capaci di migliorarne la qualità vitivinicola.

“La Ditta Vincenzo Capasso, di Piedimonte D'Alife (Benevento), ha partecipato alla manifestazione pugliese con una riuscita esposizione di Vini comuni e superiori da pasto, Vermut e Spumanti che, come già l'anno scorso, hanno riscosso ampie lodi.” (Rassegna dell'Esposizione Italica – 1919)